La cardio protezione nello sport, oltre essere un obbligo morale, è diventato un obbligo imposto dal legislatore italiano.
La presenza di defibrillatori semiautomatici e personale formato all’utilizzo, ora non sono anche un valore aggiunto ma il rispetto dello sportivo e della legge.
Le società sportive e le palestre sono state le prime realtà ad essere coinvolte dal legislatore italiano. Infatti nel mondo dello sport il rischio di arresto cardiaco è il più elevato in assoluto. Il decreto Balduzzi prevede che le società sportive professionistiche e le società sportive dilettantistiche provvedano a dotare la propria struttura di un defibrillatore semiautomatico e formare il personale all’utilizzo del defibrillatore.
Le società sportive e le palestre dunque dovranno dotare le proprie strutture di personale formata (operatori BLSD) e un dispositivo come il defibrillatore semiautomatico DAE
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I defibrillatori semiautomatici più o meno si assomigliano, ma cambiano di alcuni accessori che lo rendono più funzionale rispetto ad un altro. Prima di scegliere un defibrillatore rispetto ad un altro, bisogna considerare se la struttura è frequentata da bambini sotto gli 8 anni quindi dotando il defibrillatore di funzionali pediatriche. Non è da sottovalutare neanche dove verrà collocato il defibrillatore perché dovrà essere ben visibile segnalato da un apposito cartello e protetto da una teca.
“Al fine di salvaguardare la salute dei cittadini che praticano un’attività sportiva non agonistica o amatoriale, il Ministro della Salute, con proprio decreto, adottato di concerto con il Ministero delegato al turismo e allo sport, dispone la dotazione e l’impiego, da parte di società sportive sia professionistiche che dilettantistiche di defibrillatori semiautomatici e di altri eventuali dispositivi salvavita”